Report attività 2019 del Centro “Saint Michel”

Report attività 2019 del Centro “Saint Michel”

16.108 Consultazioni, 328 nuovi casi di HIV, 2.145 casi di malaria: sono questi alcuni numeri riportati nel report (qui in pdf) appena pubblicato delle attività del Centro di Cura “Saint Michel” a Bouar per l’anno 2019.
Sono numeri in costante aumento – ci dice il responsabile del Centro Sanitario fratel Angelo Sala – dagli anni precedenti, ormai il Centro é divenuto dopo 10 anni di attività, il punto di riferimento non solo per la città di Bouar ma per l’intera prefettura (e non solo) della Nana Mambere in modo particolare nel campo delle malattie sessualmente trasmissibili”.
Obiettivo e ambizione del Centro é  assicurare al malato un’assistenza globale.
Assistenza che non si limita alla somministrazione di farmaci anti retrovirali  ma che è attenta ai bisogni fondamentali del malato: la nutrizione, il riposo, l’igiene, il lavoro, la vita sociale, la psicologia. Si tratta di malati che hanno bisogno di sicurezza,  di familiarità, stabilità, informazione e protezione.
All’inizio del 2018, considerando la continua e crescente richiesta da parte della popolazione di un servizio oculistico, e, constatando che sul territorio della prefettura della Nana Mambere non era presente alcun centro di questo tipo, si è individuato il Centro Saint Michel come luogo ideale per installare questa struttura, sia perché il Centro è considerato un “polo d’eccellenza” nell’ambito della sanità centrafricana, sia per la preparazione del personale che per l’organizzazione e anche per le attrezzature di cui dispone.
I lavori di realizzazione dello Studio Oftalmico sono terminati nel dicembre 2018 ed ha aperto le proprie porte nel successivo mese di marzo; lo studio oftalmico va ad aggiungersi allo studio dentistico aperto fin dalla sua apertura nel 2010.
Ma si guarda anche al futuro, infatti il Centro é raggiunto  da pazienti inviati dai Centri di Salute periferici della Diocesi di Bouar, fino a Ngaoundai al confine nord con il Ciad e distante 230 Km da Bouar.
Per questo ha preso avvio il progetto “Unità Mobile RCA”: “L’obiettivo generale – ci spiega fr. Sala –  è il miglioramento della presa in carico dei pazienti con problemi di salute, ed in particolare di quelli legati all’infezione da HIV (in secondo luogo  alla malaria e alla tubercolosi), in un’ampia popolazione dislocata nella brousse attorno alla città di Bouar. Infatti il problema principale che abbiamo potuto riscontrare in questi anni di attività é che in gran parte della popolazione é sconosciuta la diffusione dell’infezione da HIV in modo particolare tra la popolazione che vive nei villaggi della brousse (savana), lontana dai Centri di Salute delle cittadine e dei villaggi più grandi, che non è raggiunta da interventi di diagnosi precoce e di presa in carico dell’infezione da HIV.
Fino ad oggi non siamo stati in grado, sia per mezzi, sia per personale di poter effettuare visite a domicilio, questo progetto va proprio in questa direzione”.
Per venire in soccorso ai bisogni delle persone più lontane e disagiate il Centro di cura “Saint Michel” ha pensato di creare un’unità mobile che possa recarsi ogni mese nei villaggi dei pazienti presi in carico. Il progetto prevede quindi la messa in opera di una unità mobile che permetta di monitorare e aiutare le persone che non hanno accesso ai centri di salute, di curare le persone con infezione da HIV a domicilio, di fare contestualmente anche opera di prevenzione e di raccogliere dati statistici su porzioni di popolazione quasi sconosciute.
Per concretizzare tale progetto è indispensabile dotare il Centro di una vettura “Land Cruiser”, da allestire come laboratorio mobile; acquistare tutto il materiale necessario per la realizzazione del progetto (consumabili, macchine sanitarie per esami, tende da campo da utilizzare come sala di consultazione e di cura).