All’H.F.C.C. suona la campanella

All’H.F.C.C. suona la campanella

Suona la campanella all’ Holy Family Catholic Center, dopo il periodo di vacanze, e di chiusura forzata legata all’emergenza Covid, la missione nel nord della Thailandia ha riaperto le proprie porte per accogliere i bambini per in vista del nuovo anno scolastico.
“La ripresa delle attività scolastiche – ci dice padre Alberto Pensa – era programmata per metà maggio ma ha preso avvio alla fine del mese di giugno e anche noi, qui al Centro ci siamo dovuti adattare”.
Attualmente il Paese Asiatico, sta vivendo uno dei periodi più complicati da quando é esplosa la pandemia. Infatti dopo il picco toccato a metà maggio, il successivo calo, dall’11 giugno la curva è dei contagi è in costante crescita; al momento i dati (aggiornati al 5 luglio) parlano di oltre 290.000 casi (solamente ieri 2.199) e 2.333 morti, numeri record per il Paese.

“Purtroppo, oltre che per i problemi legati al Covid – continua padre Pensa –  dobbiamo far fronte anche alle gravi problematiche del vicino Myanmar, distante una trentina di chilometri dalla missione. Con la situazione che affligge il Paese dopo il Colpo di Stato e con la chiusura totale delle frontiere, anche una trentina di ragazze che studiano e  frequentano il corso di taglio e cucito non possono raggiungere il Centro. Inoltre in questa situazione ci è preclusa nella sua quasi totalità la vendita dei prodotti creati a Bankonthip, che è la linfa della nostra sussistenza. Tra l’altro in questi anni sono state aperte una dozzina di piccole sartorie gestite da ex alunne del Centro, due delle quali proprio in Myanmar”.

 

Ancora oggi in Myanmar non cessa di intensificarsi la lotta armata contro il governo golpista del generale Min Aung Hlaing e la violenta repressione militare sia contro le formazioni della resistenza che contro i civili disarmati. Secondo le organizzazioni locali a partire dal il 1° febbraio scorso, data in cui i militari hanno preso il potere e arrestato i leader e i parlamentari della Lega nazionale per la democrazia (Lnd) di Aung San Suu Kyi, che aveva largamente vinto le elezioni del novembre 2020, sono stati uccisi 900 oppositori del regime, in gran parte pacifici manifestanti.

 

Nonostante le difficoltà lo staff del Centro si è messo all’opera per l’accoglienza dei piccoli nelle settimane precedenti preparando e mettendo in pratica tutte le direttive sanitarie imposte dalla pandemia e, ha cominciato la propria  programmazione e attività.

Per sostenere l’Holy Family Catholic Centre a partire dal 2019 ha preso avvio il progetto “adozioni scolastiche a distanza“: un modo concreto per assicurare un futuro sicuro alle nuove generazioni, un modo semplice per sostenere l’Holy Family Catholic Centre nell’ambito dell’accoglienza e dell’alfabetizzazione dei piccoli ospiti.